Tra il dire e il fare c’è di mezzo la montagna
È vero che non è facile esprimere quello che si pensa, parlare di se stessi o raccontare la vita di qualcun’altro, perché c’è sempre il problema di far corrispondere ciò che si dice con la realtà. Anche quando si tratta dei propri pensieri, nella convinzione di non dire cose sbagliate, è logico accettare il fatto che si stanno trasmettendo solo dei punti di vista che non rappresentano verità assolute. Il pensiero è un prodotto elaborato, non naturale e quando viene raccontato viene irrimediabilmente viziato dal linguaggio o forma di comunicazione utilizzati. Un’idea potrebbe essere vera, ma non è detto che lo sia l’affermazione che la esprime.
Sono tanti i condizionamenti che agiscono sulla nostra persona, nel senso che tutto quello che abbiamo intenzione di fare alla fine è sostanzialmente l’espressione di desideri più che di fatti. Così, malgrado il nostro impegno, non sempre le premesse portano al risultato sperato. Raramente si verifica ciò che diciamo, essendo qualsiasi discorso sostanzialmente una proiezione di una realtà possibile. Il desiderio precede ogni azione e arrivo a dire che addirittura un fatto accaduto che custodiamo nella memoria -e lo raccontiamo- continua ad essere solo il riflesso di una pulsione che solo probabilmente si è compiuta.

Io e il mio amico Sandro Vidi (2014)
Ciò che unisce un’idea al fatto compiuto sono tutte quelle cose che possono succedere attraversando un mare aperto che a volte è piatto come una tavola ed altre è navigale solo con la nausea delle onde. Ma per usare un’altra metafora ho immaginato una montagna, che se vuoi attraversare devi prima salire per poi scendere. Ho pensato a come lo sforzo, l’entusiasmo e buona volontà siano mezzi con i quali costruire una montagna di desideri che alimentano la nostra vita e ci fanno andare avanti, anzi che ci fanno crescere. Poi, invece, quando sembra di essere arrivati si deve ancora scendere, per vivere quella vita che c’eravamo immaginati. E su questo vorrei porre l’attenzione. Bisogna tenere in conto che le difficoltà di vivere la propria vita non sono poche. Anzi se ci si lascia andare la discesa può procurarci grossi problemi e far svanire tutto quello che avevamo immaginato. Le idee e le emozioni ci hanno portato su e sarà la serenità e il buon senso a riportarci giù.
Fare le cose con tutta la fantasia che abbiamo e l’entusiasmo possibile ci consentirà di avvicinarci maggiormente alla realizzazione dei desideri. Lo faccio spesso, appena mi sveglio: inizio a pensare, immagino a ciò farò e mi propongo si farlo bene. Penso anche alle cose passate che inevitabilmente sono il punto di partenza di ciò che verrà. Ho voglia che succedano, mi preparo e comincio la giornata con speranza di non deludermi. Tante volte al mattino ho pensato di poterlo fare e ci ho provato. Si, fare ciò che mi piace. In altri momenti le idee non sono chiare e ci si affida alla speranza… quella che dici “speriamo che me la cavo”.
Quando tutto va per il verso giusto e il tempo a disposizione, il tempo meteorologico e il tempo verbale -farei=faccio- si mettono d’accordo, allora si prospetta la possibilità che qualcosa di buono quel giorno succederà. Non sto parlando di sfide; le cose che ci fanno stare bene sono anche quelle piccole, sono le persone che incontriamo e quegli episodi per i quali il racconto della nostra vita si fa più lungo. Spesso il desiderio è più forte quando abbiamo pochi mezzi a disposizione per realizzarlo, quando in pratica ci manca le risorse, quando abbiamo appetito ma non da mangiare o voglia di quello ma non quello. Nascono così i desideri. Se sentiamo di poter fare tanto con poco allora abbiamo un motivo per alzarci dal letto e aprire le finestre.
Quando abbiamo delle idee e dei buoni propositi in mente, convinti di poter far bene, è quando siamo in cima alla montagna. A metà strada tra le parole e i fatti. La discesa rappresenta la realizzazione dei desideri e riusciremo nell’intento solo mettendoci lo stesso entusiasmo e la stessa buona volontà di quando siamo saliti. Mi sono trovato lì tante volte, a confrontarmi con i miei sogni e le mie paure ed ho fatto il possibile per portare a termine i miei propositi. Quando i fatti contano più delle parole. Quando i fatti diventano esperienza.
Poi lo racconterai ai tuoi amici e quelle esperienze torneranno ad essere parole, e la montagna che hai attraversato sarà solamente l’ombra cambiante di ciò che è successo. La montagna, quella vera, la porterai dentro di te.