Fate quello che vi piace
Perché non farne un motto quotidiano: fare quello che mi piace.
Certamente non si può pretendere che ogni giorno succeda quello che si desidera di più, ma non è neanche escluso che qualcosa di bello possa accadere. Infatti quando auguro a qualcuno di fare ciò che gli piace, intendo semplicemente motivarlo a trovare qualcosa di positivo in quello che farà quel giorno, anche se la principale attività non sarà quella scelta liberamente al mattino appena sveglio… Magari sarà un lunedì e dovrà andare al lavoro o magari dovrà stare in casa piuttosto che passare la giornata all’aperto. I più fortunati andranno a fare un lavoro che amano e i più volenterosi potranno uscire a fare sport. Ma in ogni caso, possiamo comunque prevedere di vivere alcuni momenti non proprio bellissimi, anche quando quel giorno lo abbiamo dedicato a fare ciò che ci piaceva. Mi riferisco ai possibili inconvenienti fisici o relazionali che possono incorrere quando stiamo svolgendo una qualsiasi attività quotidiana.
Da un altro punto di vista invece, si può pensare che nell’arco della giornata qualcosa di bello può sempre accadere. Può durare anche solo un momento, certo, mica tutta la giornata, ma comunque alla fine si potrà dire di aver fatto qualcosa che ci è piaciuto. Ad esempio, a me piace sciare, mi piace andare fuori pista, e magari per lavoro devo passare la mattina al campo scuola… non sarà quello che avrei voluto fare al mattino appena sveglio (maestri di sci, siate sinceri…) ma forse la persona a cui ho insegnato a stare in piedi me ne sarà riconoscente, e io, con soddisfazione potrò affermare di aver fatto qualcosa di bello: aver insegnato a qualcuno a sciare. Inoltre la giornata potrebbe continuare con un po’ di freeride con chi dico io (e ne non fosse libero anche da solo).
Insomma, non sempre siamo così fortunati di poter scegliere come passare il tempo, ma spesso possiamo far passare il tempo il meglio possibile.
Inoltre, se prendiamo come esempio un periodo di vita più lungo, possiamo fare una valutazione di gradimento più realistica su quanto faremo in futuro. Se cioè basiamo il nostro grado di soddisfazione su quanto abbiamo fatto fino ad ora e consideriamo le scelte fatte in passato, potremmo farci un’idea più chiara di ciò che possiamo definire quello che ci piace fare. Intendo dire che se oggi vado a sciare è perché qualche anno fa ho deciso di cambiare vita. Se domani non vado in ufficio è perché tempo fa ho scelto di fare qualcosa che mi piacesse di più. È vero, in realtà mi sono visto obbligato dalle circostanze e le difficoltà a prendere certe decisioni; ho fatto scelte sicuramente non facili e direi anche azzardate, ma piuttosto che disperarmi ho fatto fede al motto in questione.
Ora sto parlando di sci, ma anche dipingere o viaggiare sono cose che faccio volentieri, così come andare al mare, passare del tempo con gli amici o stare un pomeriggio di pioggia a casa a fare poco o niente. Non è detto, dunque, che per essere felici, o almeno contenti o soddisfatti, bisogna fare qualcosa di straordinario, qualcosa che valga la pena raccontare o che quantomeno possa interessare a qualcun altro. Anche dei mini avvenimenti, come una parola o uno sguardo, una telefonata o un incontro possono cambiare il nostro umore, e almeno per un istante potremo affermare di stare bene. Certo, fare quello che ci piace implica desiderio, volontà e soprattutto il dovere di scegliere, ma anche nei cosiddetti casi fortuiti, sono sicuro che, magari in tempi remoti, qualcosa di nostro ce lo abbiamo messo.
Se valutiamo la nostra giornata in prospettiva, sicuramente riusciamo a trovarci qualcosa di positivo. Per cui lasciatemelo ripetere, anche oggi, buona giornata a tutti… fate quello che vi piace.